Nel mondo della pesca sportiva negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per una nuova tipologia di pesca, o meglio una filosofia che ha rivoluzionato il modo in cui vediamo la pesca sportiva: la pesca No-Kill Catch & Release.
Come suggerisce il nome stesso, il No-Kill Catch & Release prevede che il pescatore, una volta catturato il pesce, lo rilasci immediatamente in acqua, senza ucciderlo. Dimentichiamo quindi la sua cattura per il consumo, niente trofeo da portare a casa se non la foto della cattura.
Vantaggi
Questa tipologia di pesca può contribuire a preservare le specie ittiche garantendone la sopravvivenza e preservandone gli ecosistemi acquatici.
Finché parliamo di pesca sportiva da riva, difficilmente possiamo sbilanciarci su termini come pesca sostenibile, qui il discorso si farebbe sicuramente più ampio andando a considerare anche la pesca professionale con le reti.
Svantaggi
Naturalmente, anche la pesca No-Kill Catch & Release ha dei limiti e dei potenziali svantaggi.
Innanzitutto, affinchè tutto il discorso sulla salvaguardia del pesce sta in piedi se la pratica viene svolta in modo corretto, senza causare danni al pesce.
È necessario utilizzare attrezzature adeguate e rilasciare il pesce in modo da non stressarlo.
La pesca No-Kill Catch & Release può essere più difficile da praticare rispetto alla pesca tradizionale.
Il pescatore deve essere più abile e preciso, per evitare di catturare il pesce in modo da danneggiarlo.
Per salvaguardare il pesce sarà necessario pescare con ami senza ardiglione, il che aumenterà notevolmente il rischio di slamare il pesce.
Non possiamo negare che, anche se il Catch & Release cerca di minimizzare il trauma per i pesci, il processo di cattura e rilascio può causare stress, influendo sulla loro salute a lungo termine.
Limiti del No-Kill Catch & Release
Se in Italia è un ramo della pesca sportiva in costante crescita, ci sono alcune nazioni europee in cui è vietata la pesca Catch & Release, ad esclusione ovviamente di alcune specie protette.
In particolare, ad oggi, il divieto è presente per esempio in alcune regioni della Germania, Austria, Slovenia e Svizzera.
Solitamente alla base di questo divieto ci sono motivi di natura ambientale, etica e morale.
Il rilascio di pesci stressati o feriti può infatti ridurre la loro capacità di sopravvivenza e riprodursi, con conseguenze negative per la popolazione complessiva.
Un Altro problema che può nascere a seguito di un rilascio effettuato in maniera sbagliata è lo sviluppo di un’infezione: i pesci catturati e rilasciati possono essere esposti a batteri e virus che possono causare malattie.
Per quanto riguarda invece le motivazioni etiche e morali alcuni enti regolatori ritengono che la pesca catch & release sia una forma di maltrattamento degli animali. In particolare, si sostiene che catturare e rilasciare un pesce è una pratica inutile e crudele che non apporta alcun beneficio all’animale.
La pesca catch & release è una pratica controversa che può avere sia aspetti positivi che negativi. È importante valutare attentamente i pro e i contro di questa pratica prima di decidere se praticarla o meno e, se praticata, è importante farla nella maniera corretta.