La traina è una tecnica sottovalutata nell’ambito della pesca sportiva in acque dolci. Richiede conoscenza, attenzione e una buona dose di pazienza, ma le ricompense possono essere straordinarie. Questo metodo permette ai pescatori di catturare una vasta gamma di pesci predatori e la possibilità di catturare prede di dimensioni considerevoli.
Cos’è la pesca a traina?
Questo tipo di pesca consiste nel trainare una o più esche artificiali o naturali dietro una barca in movimento.
Questo metodo è efficace per trovare e catturare pesci pelagici che nuotano in acque aperte, battendo una grossa superficie d’acqua in poco tempo. Questa tecnica ci viene d’aiuto quando non conosciamo il lago che andremo a pescare oppure in determinati periodi dell’anno dove i pesci si spostano al largo.
Attrezzatura da utilizzare
La barca può essere dotata di una serie di canne o “mulinelli” appositamente progettati per questo tipo di pesca.
I 3 più famosi strumenti sono:
Molagna: la molagna è una sorta di mulinello fissato sul lato della barca dove è avvolto del filo. Srotolandolo, con il peso del piombo, entra in pesca e lavora in profondità, ottimo per attaccarci più esche.
Cavedanera: il compito della cavedanera è quello di utilizzare più esche insieme e farle lavorare sul piano laterale alla barca, con un divergente tendiamo il filo dove a sua volta ci sono attaccati più fili con le esche. In questo modo, a differenza della molagna, le esche lavoreranno a pochi metri di profondità.
Tirlindana: la tirlindana è uno strumento in legno utilizzabile con una mano, molto comodo per chi pesca mentre conduce la barca. Utilizzato molto spesso per piccoli predatori come ad esempio il persico. È semplicemente avvolto dal filo con attaccati dei piombini ad intervalli regolari, utilizzabile quasi sempre con una sola esca. Possiamo dire che è la versione più vecchia della molagna, lavora praticamente alla stesso modo
Per quanto riguarda le canne invece possiamo usare anche canne da spinning, stando attenti a qualche particolare: canne robuste e con una buona schiena, questo ci consentirà di mantenere sempre in pesca l’esca e ci faciliterà la ferrata del pesce.
Mulinelli di taglia abbondante saranno ben accetti, in caso di trainate con lenze tanto in fuori non ci saranno problemi di filo. Per quanto riguarda il filo restiamo sempre abbondanti con la robustezza, meglio essere sicuri che non si tagli in caso di sfregamenti contro ostacoli!
Tecniche della pesca a traina
Un elemento fondamentale per questa tecnica di pesca è la velocità di trainata: dobbiamo riuscire a trovare un giusto compromesso tra il peso dell’esca e la velocità, in modo da far scendere il nostro artificiale alla profondità desiderata.
In base al pesce che vogliamo insidiare cerchiamo di capire in che profondità è probabile trovarlo in quel momento ed in quel periodo dell’anno. Preferiamo sempre utilizzare esche pesanti in modo che restino qualche metro sott’acqua senza uso di pesi e piombi. A grandi linee, la giusta velocità varia intorno ai 3/4 km/h (1,5/2 nodi) in base al tipo di esca che utilizziamo.
Per verificare il nuoto, consigliamo di impostare la barca alla velocità scelta, dopodiché spostiamo l’esca sul lato per osservarla, capire come nuota ed impostare di conseguenza la giusta velocità. Solo dopo essere sicuri di tutto andremo a lanciare la nostra esca.
Teniamola lontana dalla barca circa 40 metri, questo dovrebbe essere un buon compromesso, ma cerchiamo comunque di correggere sempre il tutto in base alle proprie condizioni di pesca.
Nonostante tutto non riesci a mantenere la tua esca dove vuoi? Non preoccuparti, viene in tuo aiuto il downrigger. Esso è un accessorio che serve a regolare la profondità delle esche, usato soprattutto in mare per le grosse profondità ma utile in alcune situazione anche in acqua dolce.
Tipologie di esche
La scelta dell’esca è importante, possiamo utilizzare grandezze più generose a differenza della pesca a spinning. Una paletta in acciaio che fa da trailer alla nostra esca è importante, essa produrrà vibrazioni e colpi di luce in modo da attirare i pesci.
Esca naturale o artificiale? In determinati periodi dell’anno la pesca con esca viva sarà micidiale, ma ciò renderà più difficile il rilascio del pesce. Il nostro consiglio è di gran lunga quello di usare esche artificiali!
Ricordiamo che pescare pesci sotto i 10 metri circa non è mai consigliato, i pesci potrebbero subire danni mentre gli tiriamo su. Per salvaguardare la loro salute e praticare un corretto catch and release evitiamo di andare a pescare sotto i 7/8 metri di profondità.
Strategie di successo
Come in tutti i tipi di pesca, sapere dove stazionano i predatori è il punto fondamentale per una buona pescata, se così non fosse, entra in gioco l’ecoscandaglio. Utilizziamolo per verificare che le profondità siano esatte, cerchiamo branchi di minutaglia dove i predatori vanno a cacciare: questo può essere un buon inizio.
Un’altra buona strategia è quella di trovare scalini e pescare a ridosso, ci sono buone possibilità di trovare pesci in caccia, anche erbai e ostacoli sommersi sono un buon punto dove pescare.
Un altro consiglio è quello di variare le velocità di traina e cambiare esche regolarmente, sondiamo più strati d’acqua in modo da capire il più redditizio. Se abbiamo la possibilità di utilizzare più canne andremo a metterci esche diverse e tenerle in pesca su varie profondità.
Assicuriamoci che le nostre esche nuotino come dovrebbero e che siano sempre in pesca, ogni tanto andiamo anche a muovere il filo per dare un movimento irregolare alla nostra esca.
Una volta seguiti questi passi non ci resta che essere pazienti, la pesca in traina richiede tempo e dedizione, è necessario rimanere concentrati e a monitorare costantemente le esche.
Anche se non si direbbe, la traina è una tecnica di pesca che richiede pratica e esperienza, ma una volta padroneggiata, offre la possibilità di catturare prede memorabili e di vivere avventure emozionanti!
Anche questo articolo è giunto al termine, speriamo vi possa essere d’aiuto o che almeno vi abbia schiarito le idee, se avete dubbi o consigli, come al solito lasciate un commento qua sotto