Cosa rappresenta la fotografia nella pesca?
Dopo aver fatto abboccare ed essere riusciti a portare a guadino il pesce tanto desiderato, per chi pratica catch and release, l’unico trofeo che si può portare a casa è una bella foto della cattura.
Una fotografia che sia fatta il meglio possibile, che metta in risalto il pesce catturato.
Una foto che guardandola ci faccia rivivere i momenti di adrenalina passati per arrivare a quel momento in cui abbiamo ferrato e abbiamo vissuto con emozione il combattimento e con estrema gioia e sollievo l’abbiamo portato a guadino.
La foto deve essere scattata bene, cercando di mettere a fuoco come meglio si può, mettendo in risalto la livrea del pesce.
Dopo essersi bagnati per bene le mani, mi raccomando, passaggio questo molto importante, bisogna prendere la coda del pesce con una mano e l’altra mano appoggiarla vicino alle pinne anteriori senza fare pressione.
Bisogna sollevarlo poco da terra giusto il tempo di scattare la foto per poi procedere all’immediato rilascio.
Se invece come spesso capita si è in pesca da soli si può fare la foto al pesce nel nel guadino, meglio se
in acqua. Evitiamo comunque sempre di toccare il pesce con le mani asciutte.
La fotografia di pesca però non si limita solo alla foto della cattura come trofeo, ma viene utilizzata anche per immortalare momenti di pesca e paesaggi così da non dimenticare le avventure affrontate.
Andare a pesca non è solo prendere dei pesci ma è anche tutto il resto: stare tranquilli, immergersi nella natura, e vivere emozioni indimenticabili che dopo anni solo una fotografia ci può ricordare.