Angler Tube, 3 ragazzi e tante idee. Conosciamoli meglio!
Se ancora non avete sentito parlare degli Angler Tube qui potete trovare tutti i loro collegamenti, ma prima di cimentarvi è il caso di conoscerli meglio.
Youtube: https://www.youtube.com/@anglertube3681
Instagram: https://www.instagram.com/angler.tube/
Chi sono gli Angler Tube e come è nata l’idea del canale?
Siamo tre giovani angler con la propensione per la pesca a spinning, affascinati in generale dalle tecniche mirate ai predatori di acque dolci e non solo. Aure, il fondatore del canale, ha avviato il progetto nel 2018, successivamente grazie al canale ci siamo incontrati e abbiamo deciso di portare avanti questo progetto in 3: Aure, Edo e Nish.
Di dove siete e dove pescate principalmente? Nella vostra zona o vi spostate spesso?
Siamo della zona di Ancona, nelle Marche. Nella nostra regione le acque interne sono limitate ma ci piace comunque frequentare alcuni spot “di casa” tra fiumi e laghi, mare compreso.
Siamo comunque soliti spostarci molto in giro per l’Italia, soprattutto nel centro tra Lazio, Abruzzo e Umbria, alla ricerca di nuovi spot.
Crediamo che frequentare il maggior numero di spot ci permetta di interfacciarci con nuovi stimoli ampliando notevolmente quelle che sono le nostre skills con i predatori della penisola.
Quali tipi di contenuti vi piace portare maggiormente su YouTube?
Senza ombra di dubbio la caccia ai predatori è la nostra ossessione, negli spot disparati e durante ogni stagione.
A quale specie siete più interessati e perchè? Qualche dritta su come pescarlo?
Il Luccio è da sempre per noi emblematico, rappresenta una sfida costante con uno dei predatori più misteriosi delle nostre acque, un pò per il suo essere fugace e un pò per le sue dimensioni e straordinarie capacità predatorie.
La pesca non è mai una scienza esatta e con il luccio capita spesso che quando pensi di aver capito qualcosa di questa pesca nella sessione successiva tutte le tue convinzioni si sgretolino, in linea di massima un consiglio che ci sentiamo di dare è andare piano, con il recupero intendo. Si pensa spesso che con il luccio si debba recuperare le esche in maniera veloce considerando i suoi scatti fulminei nel predare, ma spesso andare più lenti aiutandoci con mulinelli da casting dal rapporto sui 5:1/6:1 ci aiuta a sbloccare situazioni difficili. (In Irlanda è stata la chiave durante tutta la vacanza)
Pesce che è stato più difficile ingannare e che vi ha richiesto magari più uscite?
Ce ne sono sicuramente diversi, ricordo che la grossa trota di Edo era un pesce che cercavamo da tempo, un esemplare molto grande e autoctono, quindi decisamente raro. Quel pesce ci ha messo decisamente alla prova sia nel cercarlo che nel gestire un combattimento tra i più lunghi avuti in fiume.
Tra tutti i video realizzati quale è quello di cui andate più orgogliosi?
Probabilmente la serie in Irlanda è un qualcosa che non avevamo mai fatto prima, alla quale sono legati molti ricordi particolarmente emozionanti, rivederla ad oggi ci fa rivivere emozioni fantastiche ed è decisamente uno dei nostri progetti più riusciti ( per ora). C’è da dire che per noi ogni video è speciale e rimane un po ‘difficile scegliere, in linea generale le nostre miniserie ci hanno dato molte soddisfazioni.
Il viaggio in Irlanda e The Irish Dream. Cosa è nato prima? Il viaggio o l’idea dei video?
Senza dubbio il viaggio, non avevamo mai gestito una mole di contenuti così densa e pesante, ricordo che pescavamo 11 ore tra pioggia e vento forte poi la sera mentre mangiavamo controllavamo e sistemavamo tutto il girato ( GB su GB di filmati) sul PC per poi crollare sfiniti.
Una volta tornati ci siamo resi conto che c’era abbastanza materiale per creare qualcosa di nuovo e di unico, e fortunatamente ci siamo riusciti, anche se ad essere onesti se avessimo avuto le idee chiare sin dall’inizio avremmo potuto fare molto meglio.. ma ci rifaremo quest’anno alle Canarie si spera!
In un video pescate a mosca in torrente, cosa ne è stato della pesca a mosca e che rapporto avete con questa tecnica?
Siamo partiti nel pescare a mosca in laghetto nei mesi invernali per variare dal solito “trout area”.
La cosa poi ci è sfuggita di mano e abbiamo approfondito la secca in torrente, tecnica affascinante che ancora oggi portiamo avanti anche se molto di rado, quest’anno la situazione in fiume è stata drastica.
Crediamo comunque che sia una tecnica che richieda tantissimo tempo ed energie per essere praticata al meglio quindi per il momento ci limitiamo a godere di qualche pescata sporadica rimanendo concentrati sulle tecniche che conosciamo meglio.
Progetti per il futuro? Qualche idea particolare che volete portare avanti?
Sicuramente il progetto più imminente sono le Canarie ad ottobre 2023, cercheremo di portare una nuova miniserie basata sulla pesca inshore ai predatori dell’oceano pescando da sporgenze di roccia vulcanica, un’idea intrigante ma assolutamente ambiziosa. Quello delle miniserie è un progetto che vogliamo portare avanti soprattutto all’estero, se tutto va bene l’anno prossimo saremo in Islanda alla ricerca delle trote lacustri giganti. I progetti sono tanti ma siamo abituati a procedere a piccoli passi cercando di fare del nostro meglio senza sovraccaricarci di lavoro e aspettative.
Avete un pescatore di riferimento?
Credo che ne abbiamo tanti, ogni pescatore che si rispetti sa bene che deve necessariamente rubare con gli occhi e con le orecchie dai migliori e fortunatamente di grandi pescatori in Italia e non solo ce ne sono!
La cattura che vi è rimasta più nel cuore?
Siamo andati in Irlanda per catturare i grossi lucci che popolano quelle acque, era il nostro obiettivo. Noi siamo in tre e non sempre arriviamo tutti al risultato come si può vedere dai nostri video, ma quando si investe tempo, soldi ed energie per un viaggio del genere concretizzare è fondamentale. Siamo all’ultimo giorno di pesca, l’ultima ora di pesca per l’esattezza, poco dopo avremmo preso l’aereo; il destino ha voluto che Nish dopo 3 giorni di cappotti e nessun pesce di taglia all’attivo tirasse in barca un fantastico pesce sul metro, grasso e in ottima forma. La magia di quel momento e la gioia di tutti nel vedere quel pesce nelle mani di Nish è stato epico, credo che lo ricorderemo a lungo (anche perché c’è il video).
C’è un posto in Italia dove avete pescato che potrebbe essere tranquillamente invidiato all’estero?
Ce ne sono tantissimi in realtà, dai grandi laghi vulcanici del centro italia brulicanti di vita ai paradisi ad alta quota come l’altopiano dove abbiamo girato Predatori dell’Altopiano un posto più unico che raro che sicuramente si sognano in tanti altri paesi.
In italia siamo messi bene, dovremmo solo imparare a valorizzare di più i nostri ambienti e magari condividere un pò di più.
Quali consigli dareste a chi approccia oggi alla pesca?
Il primo consiglio è pescare, il più possibile, e tenere costantemente il cervello acceso. Il secondo è studiare e mettere in pratica subito dopo, alternare la teoria alla pratica costantemente senza fossilizzarsi su una o sull’altra, nella pesca si impara per prove di errori quindi sbagliare non solo non è un problema ma è proprio fondamentale.
In ultimo, non fatevi problemi di budget, conosciamo pescatori incredibili che pescano con attrezzatura economica senza problemi, il mercato ormai offre ottime soluzioni in rapporto qualità/prezzo, l’importante è cominciare!
A noi personalmente non resta che ringraziare gli Angler Tube per l’intervista a per i preziosi consigli che ci hanno dato per portare avanti questo format! Grazie ancora di cuore.
Bella intervista fresca di acque sane, buoni pesci ed entusiasmo giovanile. Buona Fortuna